Soave

Ufficializzata con decreto del 21 agosto 1968, la denominazione Soave affonda le sue radici nelle colline orientali della provincia di Verona, storica zona vitivinicola (il primo vino a essere insignito della distinzione di "buon vino italiano" con decreto reale nel 1931).

La sua zona di produzione comprende diversi comuni, tra cui Soave, Monteforte, San Martino B.A., Lavagno, Mezzane, Caldiero, Colognola, Illasi, Cazzano, San Bonifacio, Roncà, Montecchia e San Giovanni Ilarione, tutti appartenenti in tutto o in parte alla zona viticola.

I vini Soave DOC sono suddivisi in tre categorie, ognuna delle quali definisce una specifica area geografica e criteri di produzione relativi a rese, alcol minimo e caratteristiche del vino. Ci sono :

Per quanto riguarda i terreni, il Soave beneficia di un'ampia varietà geologica. 

Ci sono colline vulcaniche, terreni gessosi, terreni alluvionali gessosi derivati da antichi depositi marini e terreni alluvionali non calcarei. Questa varietà di terreni ha una notevole influenza sugli aromi dei vini. Ad esempio, i vini provenienti da terreni vulcanici presentano intensi aromi di agrumi, miele, pesche e melone, con una nota di sale. Al contrario, i vini provenienti da terreni calcarei sono più sottili, meno espressivi in termini di aroma e offrono una struttura più leggera e raffinata al palato.