Château Pradeaux

Lo Château Pradeaux racconta una storia, è portatore di una memoria. Sono Arlette Portalis e sua madre Suzanne che, durante la guerra del 1939-1945, vengono a riabilitare la tenuta distrutta dall'occupazione. Aiutate dal barone Leroy, fondatore dell'INAO, si lanciano nell'avventura del Bandol e del Mourvèdre.

Cyrille è l'unico discendente e Arlette gli ha trasmesso, insieme alle terre, la passione per il Bandol. Dal 1985 è l'unico vinificatore dello Château Pradeaux, cantore del lavoro autentico della terra, erede della passione per il Mourvèdre e della sua paziente maturazione in botti di rovere. Ogni generazione dà il meglio di sé ed elabora con rispetto e amore il prezioso nettare. Ognuno apporta il proprio tocco personale, la propria modernità, senza rinnegare l'eredità ricevuta dagli antenati. Così, l'avventura familiare continua, lo Château Pradeaux continua ad affascinare gli attuali discendenti dei Portalis.

Lo Château Pradeaux propone due cru di Bandol: un Bandol rosso ottenuto da un assemblaggio di Mourvèdre e Grenache e un Bandol Rosé composto da Mourvèdre e Cinsault. I vini dello Château Pradeaux riflettono le qualità della tenuta, le cui origini risalgono al 1752. Una famiglia in armonia con il terroir, vigneti e uliveti cullati dal vento marino, il tutto baciato dal sole.