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Marie-Thérèse Chappaz - Grain Pinot Champ Dury 2018

Marie-Thérèse Chappaz - Grain Pinot Champ Dury 2018

Vino valutato 4,7/5Vino valutato 4,7/5Vino valutato 4,7/5Vino valutato 4,7/5Vino valutato 4,7/5
4.7/5 (3 clienti)

92+/100

Robert Parker

Svizzera
pinot nero

«Dalla riva sinistra del Rodano, il Grain Pinot Champ Dury 2018 di Marie-Thérèse Chappaz, dal colore scuro, si apre con un bouquet molto maturo e meno concentrato, con note più marcate di prugna. [...] Il profumo di prugna conduce a un palato caldo, intenso e rotondo con frutti molto maturi e zuccherini, strutturati da tannini maturi e una mineralità decisa che, di fatto, fa ben sperare per il futuro.» (Wine Advocate 2020 - Stephan Reinhardt)

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Sito valutato
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Settore

Marie-Thérèse Chappaz

Cuvée

Grain Pinot Champ Dury

Annata

2018

Denominazione

Valais

Regione

Svizzera

Vitigni

100 % Pinot Noir

Terroir

Vigneto di Charrat Champ Dury

Viticoltura

Biologico e biodinamico (non certificato)

Vendemmia

Manuali

Allevamento

2 anni in botte

Grado alcolico

13.8%

Naso

Frutti rossi, ciliegie, lamponi, more

Bocca

Fresca e generosa

Servire

A 17-18°C

Bere prima

2028

Abbinamenti cibo/vino

Abbinamenti cibo/vino

Si abbina bene con una costoletta di agnello, un sauté di vitello, uova alla Meurette...

Maggiori informazioni su Marie-Thérèse Chappaz

Maggiori informazioni su Valais

Robert Parker - Wine Advocate

Robert Parker - Wine Advocate

Vino valutato (guida 2020) 92+/100 (Grande vino)

Tenuta classificata come Recommended (Produttore di vini raccomandato da Robert Parker - The Wine Advocate)

A proposito del vino:

Dalla riva sinistra del Rodano, il Grain Pinot Champ Dury 2018 di Marie-Thérèse Chappaz, dal colore scuro, si apre con un bouquet molto maturo e meno concentrato, con note più marcate di prugna. Il 2018 ha il sapore di un vino imbottigliato senza solfiti, e Marie-Thérèse ammette che avrebbe potuto aggiungerne di più, ma ritiene che il vino sarà più preciso e fresco tra tre o quattro anni grazie ai suoi fenoli. Il profumo di prugna conduce a un palato caldo, intenso e rotondo con frutta molto matura e dolce, strutturato da tannini maturi e una mineralità decisa che, in effetti, fa ben sperare per il futuro. Degustato nel gennaio 2020.

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