Château de la Mar - Mondeuse 2019
Marestel è anche una delle colline preferite per il Mondeuse. Ricavato dalle viti più vecchie della tenuta, ha dato vita a un vino davvero appassionato. Al naso offre note speziate e pepate unite ad aromi di spicchi e frutta nera. Al palato, il vino è fresco, tonificante, rustico e denso, tipico di questo emblematico vitigno della Savoia. Un vino di carattere da invecchiare fino a 15 anni e da gustare, ad esempio, con la selvaggina.
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Occhio
Colore granato chiaro e profondo con riflessi fulvi e violacei.
Naso
Note speziate e pepate unite ad aromi di spicchi e frutta nera
Bocca
Fresco, rinvigorente e rustico al palato
Servire
Tra 16-18°C
Bevete da
2024
Bevete prima
2035
Guardia
Fino a 15 anni
Bettane & Desseauve
Domaine valutato (Guida 2020) 1*Stella (Produzione seria e raccomandabile, in linea con quanto si ha il diritto di aspettarsi dalla sua denominazione)
Informazioni sul dominio :
Nel terroir di Jongieux, lo Château de la Mar si staglia tra le pieghe delle colline. Questa antica casa fortificata del XIII secolo apparteneva al Conte di Mareste, che ha dato il suo nome al prezioso cru Marestel. Nel 2009 la proprietà è stata rilevata da Jean-Paul Richard, uomo d'affari e imprenditore, che è tornato a gestire il vigneto; dal 2013 ha aggiunto un'attività di ospitalità con cinque camere per gli ospiti. Questo specialista della roussette (dei 6,5 ettari di vigneto, 5 sono nel cru Marestel) produce una serie di cuvée gourmet parcellizzate che raggiungono un'ampiezza crescente al palato, grazie a una ricca maturità e a un profilo generoso. Una menzione speciale va alla nuova cuvée di pinot nero, la grande sorpresa di quest'anno!
Guide Hachette des vins
Vini premiati (I vini di questo produttore sono regolarmente premiati nella guida)
Informazioni sul dominio :
Jean-Paul Richard ha acquistato nel 2009 questo splendido edificio del XIII secolo, che stava cadendo in rovina ai piedi della collina di Marestel, e lo ha ristrutturato fino al 2013. Un tempo era di proprietà del conte Humbert de Mareste, il famoso crociato che riportò le prime piante di uva Altesse da Cipro. Gestisce il suo vigneto di 7 ettari in modo biodinamico (non certificato) e affida la vinificazione a Olivier Turlais, rinomato enologo della regione.
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