Les Vignes Oubliées -Terrasses du Larzac Le Pioch 2021
"Un superbo vino della Linguadoca, corposo e intenso".
Realizzato per la sosta, Le Pioch è una cuvée generosa e densa. Al naso rivela aromi di frutta matura, con note di gariga e cacao. Emerge una bella freschezza, sostenuta da tannini fini e setosi. La precisione rimane e il sapore permane, per la nostra gioia! (Vino consegnato senza capsula).
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Occhio
Colore rosso intenso con riflessi viola
Naso
Frutta matura dominante, seguita da un tocco di legno, note di gariga e cacao.
Bocca
Gourmet ed espressivo, con tannini fini e vellutati e un finale lungo, fresco e speziato
Servire
A 15-16°C
Aperto
1 ora prima, decantare
Bevete prima
2041
Abbinamento cibo-vino
L'accompagnamento perfetto per cosciotto d'agnello, entrecôte, carni alla griglia, piatti in salsa, formaggi pregiati...
Bettane & Desseauve
Domaine valutato (guida 2026) 3*Stelle (produzione di alta qualità, un punto di riferimento nel suo settore)
Informazioni sul dominio :
Jean-Baptiste Granier produce uno dei cinsault più emozionanti, coltivando una piccola dozzina di ettari come un virtuoso sin dal suo debutto nel 2007, spinto da un certo Olivier Jullien. Un finale delizioso e floreale, con note di frutta rossa e liquirizia: la somiglianza nelle sensazioni tattili con i grandi Pinot Nero di Borgogna è evidente. Ha tutte le caratteristiche di un grande vino, tranne il prezzo. La grand cuvée, proveniente dalle terrazze del Larzac, non è caduta in nessuna delle classiche trappole dell'eccessiva maturazione e dell'eccessiva estrazione, ed è all'altezza dei modelli del suo genere, tanto da essere vicina ad eguagliarli. In pochi anni, questo bianco si è affermato come uno dei migliori vini gastronomici della regione.
RVF - La Revue du Vin de France / Guide des Meilleurs Vins de France
Domaine rated (guide 2026) 2*Stars (Queste grandi tenute, spesso con terroir favolosi, sono dei must che, per la loro consistenza e l'eccellenza della loro produzione, non possono mancare nelle cantine degli amanti del vino più esigenti).
Informazioni sul dominio :
Il progetto Vignes Oubliées è iniziato nel 2007, quando Olivier Jullien e Jean-Baptiste Granier, all'epoca stagista presso il Mas Jullien, decisero di vinificare per la prima volta delle parcelle di vecchie viti in altitudine nella zona di Saint-Privat. I vigneti erano piantati su scisti e arenarie abbandonate e producevano uve molto pregiate, ma in piccole quantità che non soddisfacevano le aspettative delle cooperative locali. La prova è stata risolutiva, il vino è stato battezzato e l'avventura è potuta continuare: Jean-Baptiste si prenderà cura di queste vecchie viti. Ora sono maturate in una grotta naturale, un ex frantoio restaurato. Le espressioni sono state lentamente affinate, per offrire vini dalla bocca pura e profonda.
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