Camin Larredya - Jurançon Au Capcèu 2023 (moelleux)
94/100
RVF
«La più bella rappresentazione dello Jurançon dolce, una vera delizia!»
«Au Capcèu rimane un punto di riferimento, un capolavoro del Jurançon moderno, dove l'intensità del liquore non sovrasta mai l'evidenza del frutto nel sapore. Il 2023 beneficia di un'acidità più marcata, che mette in risalto l'espressività delle note esotiche.» (Guida RVF 2026).
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Occhio
Colore giallo ambrato brillante
Naso
Complesso di ananas, mango, albicocca, miele e zafferano
Bocca
Puro, ampio e fresco, equilibrato e minerale, sapido e persistente
Servire
A 10°C
Bere prima
2039+
Abbinamenti cibo/vino
Si abbina molto bene con foie gras, pollo tikka, roquefort, torrone gelato, torta alle albicocche...
Bettane & Desseauve
Tenuta classificata (guida 2026) 4*stelle (produttori di altissima qualità, fiore all'occhiello dei vigneti francesi)
Informazioni sulla tenuta:
Fiore all'occhiello di Jurançon, questa tenuta gestita secondo i principi dell'agricoltura biologica e biodinamica è la figura imprescindibile della denominazione, incarnata dal suo proprietario Jean-Marc Grussaute. Le sue terrazze migliori producono un vino eccezionalmente ricco e sottile, a un prezzo ancora accessibile. L'intera gamma, sia secca che dolce, è di livello ammirevole. La quinta stella non è davvero molto lontana.
RVF - La Revue du Vin de France / Guide des Meilleurs Vins de France
Vino valutato (guida 2026) 94/100
Tenuta classificata (guida 2026) 3 stelle (rappresentano l'eccellenza dei vigneti francesi. I migliori terroir coltivati dai più grandi viticoltori. Degustare i loro vini è sempre un momento magico)
A proposito del vino:
Au Capcèu rimane un punto di riferimento, il risultato finale del Jurançon moderno, dove l'intensità del liquore non sovrasta mai l'evidenza del frutto e del sapore. Il 2023 beneficia di un'acidità più marcata, che mette in risalto l'espressività delle note esotiche.
Informazioni sulla tenuta:
La morte del padre riporta Jean-Marc Grussaute alle origini della sua terra natale, il Béarn, in quel vigneto di Jurançon ancora agli albori, le cui terrazze sono state riconquistate dalla generazione precedente. All'epoca, la tenuta Camin Larredya produceva fragole; l'uva dei suoi pochi filari veniva portata alla cooperativa. Qui fa il suo apprendistato mentre gioca a rugby per dieci anni nella Section Paloise. Abbandona il rugby, passa al biologico, cambia campo, rete, interlocutori e metodo. Non ne usa nessuno, affidandosi al suo istinto e a quel piccolo manseng, fondamento della storia e del futuro di Jurançon. Pianta selezioni massali, affina le sue maturità, i suoi assemblaggi e i suoi affinamenti. Con la stessa logica, si appassiona ai grandi terroir che individua sulle mappe: prima Clos Joliette, sfruttato per un certo periodo con la banda di A Bisto de Nas; poi la Côte Blanche, la sua rivelazione. Per essa, domina il pendio e, in appena sei anni, dimostra l'eccezionale qualità del terroir, sui calcari dano-montiani di Lasseube. Oltre al talento, il viticoltore dell'anno 2023 possiede quella determinazione che gli permette di andare dove altri si tirano indietro, facendo così risplendere un'intera regione.
Valutazione dei clienti
5/5
su 1 recensione
Nota e consiglio di M. PATRICK R. Pubblicato su 11/09/2025
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