Château Calissanne Coteaux d'Aix-en-Provence blanc 2023
2*Étoiles
Hachette
« Freschezza agrumata, quasi salina! »
Il Château Calissanne bianco sprigiona aromi floreali e agrumati. Al palato è goloso e vivace. Il finale, piacevole e persistente, si protrae con una freschezza agrumata quasi salina, che invita a riempire nuovamente il bicchiere!
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Occhio
Abito color bottone d'oro chiaro con riflessi verdi
Naso
Intenso, miscela di fiori e frutti a polpa bianca
Bocca
Rotondo, fresco con note agrumate, perfettamente equilibrato, bella finezza aromatica
Servire
A 8-10°C
Bere prima
2025
Abbinamenti cibo/vino
Si abbina a pesce e frutti di mare, torte salate calde (porri e salmone, pomodoro e formaggio di capra...)...
Bettane & Desseauve
Tenuta valutata con 1 stella (Una produzione seria, raccomandabile, conforme a ciò che ci si aspetta dalla sua denominazione o dalle sue denominazioni)
Informazioni sulla tenuta:
Calissanne si trova a Lançon-de-Provence. Si tratta di una vasta tenuta provenzale che si estende su 1100 ettari, di cui 110 coltivati a vigneto e 60 a oliveto, che formano un'area coltivabile unica, esposta a sud. Il terroir è costituito da terreni bruni, sassosi e filtranti, su colluvioni calcaree urgoniane, molto adatti alla coltivazione della vite e dell'olivo. Piantati su dolci pendii e su 25 appezzamenti, 11 vitigni contribuiscono alla produzione dei vini di Calissanne. La storia racconta che i famosi calissons di Aix, dolci a base di pasta di mandorle, prendono il nome da un pendio di Calissanne un tempo coltivato a mandorli.
Guide Hachette des vins
Vino valutato (guida 2023) 2*Stelle (Annata 2021) (Vino eccezionale)
Tenuta valutata (guida 2020) Vini premiati (I vini di questo produttore vengono regolarmente premiati dalla guida)
Informazioni sulla tenuta:
Antica roccaforte celto-ligure, La Calissanne fu proprietà dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme nel Medioevo, di un parlamentare di Aix nel XVII secolo, di un industriale del sapone nel XIX secolo e infine, nel 2001, dell'uomo d'affari Philippe Kessler, scomparso nel 2008. Oggi è Sophie Kessler-Matière, moglie di quest'ultimo, a gestire questa vasta proprietà di 1.200 ettari, di cui 60 ettari di uliveti e un centinaio di vigneti, distribuiti su 25 appezzamenti di colline rocciose in leggera pendenza. Questo pilastro della denominazione AOC Côteaux-d'Aix, guidato per venticinque anni da Jean Bonnet, che ha condotto una riflessione approfondita sulla politica di impianto e manutenzione del vigneto, è ora diretto da Christophe Barraud.
