Vosne-Romanée

Il vigneto di Borgogna è rinomata per la sua famosa suddivisione in "climats", espressione di una delimitazione e di una conoscenza del terroir unica al mondo, e forse è proprio a Vosne-Romanée che questo approccio trova la sua massima espressione, con climats che danno vita a vini che, per gli appassionati e gli intenditori, sono dei veri e propri miti.

Grandi vini che fanno sognare

Nel comune di Vosne-Romanée, situata nella parte del vigneto chiamata costa di Nuits, si distinguono diversi climats classificati come grand cru, il livello più alto e più raro di denominazione dei vini di Borgogna. Climats i cui nomi evocano il mito: Romanée-Conti, Romanée-Saint-Vivant, Richebourg, solo per citarne alcuni. I vini prodotti da questi vigneti, tutti rossi, sono tra i più rinomati in Borgogna e in tutto il mondo. Le bottiglie, prodotte in quantità limitata, vengono talvolta vendute a diverse migliaia di euro. Ecco perché, per ogni appassionato di vino, Vosne-Romanée è una meta di pellegrinaggio. È anche qui che ha lavorato Henri Jayer, viticoltore che, fino alla sua morte a metà degli anni '80, ha rivoluzionato i metodi di vinificazione in Borgogna e ha prodotto cuvée dalla consistenza e dalla profondità ineguagliabili. È stato lui che, nel comune di Vosne-Romanée, ha acquistato quello che allora era solo un semplice terreno incolto per trasformarlo in un appezzamento di vigneto chiamato Cros Parantoux, ora classificato come premier cru, un altro vino mitico e raro che viene venduto a prezzi d'oro. Un appezzamento che all'epoca fu ripulito con la dinamite, tanta era la fiducia di Henri Jayer in questo terroir.

Un terroir che sfiora la perfezione

La diversità dei terreni è ciò che di più prezioso esiste in Borgogna e trova ancora una volta la sua quintessenza a Vosne-Romanée. I terreni sono prevalentemente calcarei, con marne argillose, in strati successivi che offrono al Pinot Nero, vitigno principe dei vini rossi di Borgogna, un terreno di espressione unico nel suo genere. Questa geologia, unita all'esposizione a est e alle condizioni climatiche temperate e leggermente continentali, dà origine a uve che si sviluppano in piccoli acini molto concentrati con un perfetto equilibrio tra acidità e zuccheri. Il terroir di Vosne-Romanée può essere descritto come benedetto dagli dei, ma più sicuramente è un vero dono della natura sfruttato con parsimonia dall'uomo, per la gioia degli amanti del vino.

Vini complessi e delicati

Vosne-Romanée è il regno del Pinot Nero, quindi questa denominazione produce solo vini rossi. Se i Vosne-Romanée grand cru non sono alla portata di tutte le tasche e sono difficili da trovare, un vino di Borgogna Vosne-Romanée, in denominazione comunale, è già di per sé eccezionale. Un vino Vosne-Romanée presenta un colore rubino molto puro, un naso di incredibile complessità con aromi di fragola, lampone, mirtillo e ribes nero. Al palato, i tannini sono presenti, offrono una grande lunghezza, ma senza aggressività. Si fondono nella struttura, dalla consistenza vellutata, approfondendo ulteriormente la gamma aromatica di note speziate. Un Vosne-Romanée 2018 è un ottimo rappresentante della sua denominazione. Annata soleggiata, le rese relativamente elevate hanno permesso di ottenere vini ad alta concentrazione, con un equilibrio che consente loro di evolversi felicemente nel tempo. Il potenziale di invecchiamento, naturalmente importante all'interno della denominazione, può facilmente superare i dieci anni. Da gustare ora o più tardi, un Vosne-Romanée sarà sempre all'altezza delle aspettative.