Berthet-Bondet - Côtes du Jura La Queue au Renard 2022
91/100
La Tulipe Rouge
90/100
Vinous
«100% Pinot Noir del Giura, un rapporto qualità-prezzo davvero interessante!»
«Bellissimi riflessi violacei, aromi concentrati di frutti neri, ben strutturati da un affinamento su misura, con la giusta dose di spezie, questo Pinot al 100% possiede la morbidezza di un Borgogna e la freschezza della zona. Una versione giurassiana davvero piacevole, soprattutto a questo prezzo.» (La Tulipe Rouge 2024)
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Naso
Aromi di frutta matura (ciliegia nera)
Bocca
Sul frutto, secco e ben equilibrato
Servire
A 14°C
Bere da
2026
Bere prima
2032
Abbinamenti cibo/vino
Da gustare con salumi, carni affumicate, grigliate, piatti salati-dolci...
Bettane & Desseauve
Tenuta valutata con 2 stelle (una produzione seria e raccomandabile, ma leggermente più regolare e omogenea rispetto alla precedente)
Informazioni sulla tenuta:
Il domaine domina Château-Chalon, arroccato sul suo sperone roccioso a 450 metri di altitudine. Jean ha passato il testimone alla figlia Hélène, che è venuta a sostituirlo dopo una prima carriera come traduttrice a Bruxelles, e a garantire il buon funzionamento dei 15 ettari. Certificati biologici dal 2013, i vini sono tra i successi della vigna, in particolare i vini di velo, grande specialità della tenuta. I gialli (4,5 ettari a Château-Chalon) sono affinati in magnifiche cantine a volta.
Guide Hachette des vins
Tenuta valutata (guida 2024) Vini premiati (I vini di questo produttore vengono regolarmente premiati dalla guida)
Informazioni sulla tenuta:
Tenuta creata nel 1985 da Jean Berthet-Bondet, ex sindaco di Château-Chalon e ingegnere agronomo, proprio come sua moglie. Gestiti secondo le regole dell'agricoltura biologica, i 13 ettari di vigneti e le cantine a volta sono gestiti dal 2018 dalla loro figlia Hélène.
RVF - La Revue du Vin de France / Guide des Meilleurs Vins de France
Tenuta valutata (guida 2024) 1*Stella (stelle nascenti o viticoltori di qualità con una produzione di buon livello, non rimarrete delusi degustando i vini di queste tenute)
Informazioni sulla tenuta:
Chantal e Jean Berthet-Bondet, entrambi ingegneri agronomi, hanno lasciato la città nel 1985 per creare questa tenuta di 11 ettari, situata in parte nella denominazione Château-Chalon e in parte nella denominazione Côtes du Jura, e certificata biologica dal 2013. Hélène, la figlia di Jean, è ora al comando. La qualità progredisce in termini di espressività e purezza del frutto. Nuove cuvée ed etichette di vini ouillés sono state intelligentemente ridefinite, anche se le cuvée elevate sotto velo rimangono le protagoniste indiscusse della tenuta, con uno château-chalon che può fungere da modello per la prestigiosa denominazione.
Vinous
Vino valutato (guida 2024) 90/100
A proposito del vino:
Il Côtes du Jura La Queue Au Renard 2022, un Pinot Noir monovitigno, si presenta bene. Affinato per 14 mesi in barrique (circa il 5% di barrique nuove), questa è solo la seconda edizione di questa cuvée, dopo l'edizione inaugurale del 2020. Fruttato rosso e speziato, il 2022 apporta un delizioso tocco floreale e presenta sottili note di cedro nel profilo aromatico. Al palato, la concentrazione è solida e il frutto succoso e generoso. I tannini legnosi secchi sono piuttosto marcati per il momento, motivo per cui consiglio di lasciare il 2022 in bottiglia per almeno altri due anni.
La Tulipe Rouge
Vino valutato (guida 2024) 91/100
A proposito del vino:
Con splendidi riflessi violacei, aromi concentrati di frutti neri, ben equilibrati da un affinamento su misura, con la giusta dose di spezie, questo Pinot al 100% possiede la morbidezza di un Borgogna e la freschezza della zona. Una versione giurassiana davvero piacevole, soprattutto a questo prezzo.
Valutazione dei clienti
5/5
su 1 recensione
Nota e consiglio di M. FREDERIC B. Pubblicato su 13/11/2024
Un Pinot Nero al 100% che ci offre una piacevole alternativa ai vini raffinati della Borgogna. Il suo carattere rustico, leggermente rustico grazie ai suoi tannini, offre una versione piacevole di questo vitigno. Al palato si ritrova la consistenza con una buona persistenza e fruttato. Trovo più interessante berlo giovane per il suo carattere vivace. Rapporto qualità/prezzo rispetto allo standard delle denominazioni di origine controllata di base della Borgogna; da aprire con un sanguinaccio alle mele.
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