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Vini della Corsica

Vini corsi, frutti dei vigneti della bellezza

Sviluppato dai Greci nel VI secolo a.C. e poi dai Romani, il vigneto corso è incredibilmente ricco e produce un vino che merita di essere scoperto. Il vino di Aleria aveva già acquisito notorietà nelle città greche e poi nell'Impero Romano. Il successo dei vini della Corsica nel bacino del Mediterraneo e l'espansione incidentale dei vigneti hanno caratterizzato i periodi successivi fino alla seconda metà del XIX secolo. L'oidio, la fillossera e poi le guerre mondiali completarono il declino commerciale dei vigneti corsi. Fu solo a partire dagli anni Cinquanta che la viticoltura corsa riprese slancio, forte di un passato, di un know-how e di un terroir che garantivano la qualità dei vini.

Con una superficie di circa 8.000 ettari, i vigneti della Corsica sono distribuiti lungo tutto il litorale dell'isola e vantano 9 denominazioni di origine controllata, tra cui spiccano in particolare i vini di Figari, Ajaccio e Patrimonio.

Tra i vitigni più utilizzati, la maggior parte dei quali sono specifici della Corsica, si possono citare il Niellucciu, lo Sciaccarellu, l'Aléatico e il Barbarossa per i vini rossi o rosati e il Vermentinu e il Bianco Gentile per il vino bianco.

Geografia e caratteristiche dei vini corsi

La Corsica gode di un soleggiamento incomparabile in Francia, anche in inverno, beneficiando al contempo della freschezza marina, dei microclimi delle valli e di un buon equilibrio che evita le malattie della vite e lo stress idrico. Il vigneto corso copre oltre 8.000 ettari, suddivisi in una denominazione regionale Vins de Corse, due denominazioni di cru Ajaccio e Patrimonio, cinque denominazioni di villaggio Corse Calvi, Corse Coteaux du Cap Corse, Corse Figari, Corse Porto-Vecchio, Corse Sartene e una denominazione Vin Doux Naturel (VDN). Muscat del Capo Corso. I suoi terreni sono costituiti da calcare a nord e a sud dell'isola, granito a ovest, scisti a est e sedimenti alluvionali al centro. C'è anche la denominazione IGP Isola della Bellezza che esiste, consentendo di autenticare i vini corsi.

I migliori vini corsi, i più apprezzati dagli intenditori, sono prodotti con vitigni locali, frutto della lunga tradizione vitivinicola dell'isola. Se ne contano una trentina, tra cui il paga Debiti, il malvasia, il vermentino, il carcajolo bianco e il bianco gentile per i vini bianchi; il nielluccio, lo sciarcello e il carcajolo nero per i vini rossi. Abbastanza per viaggiare con un solo bicchiere in mano.

Tra i vigneti imperdibili dell'isola della bellezza possiamo citare il Domaine Renucci, nella zona AOC Corse Calvi, gestito da Bernard Renucci dal 1991; il Clos Canarelli, guidato da Yves Canarelli a Figari, ai piedi del massiccio dell'Omu di Cagna verso Bonifacio, vino corso di alta gamma molto fresco e minerale, prodotto con metodi biodinamici; e il Domaine Comte Abbatucci, uno dei più antichi vigneti dell'isola, situato nella valle del Taravo, dove Jean-Charles Abbatucci lavora non meno di 18 vitigni autoctoni, anch'essi in biodinamica. Inoltre, ci sono altre tenute tipiche dell'Isola della Bellezza che hanno un carattere unico: E Croce Yves Leccia, Clos Poggiale, Antoine Arena, Clos Signadore o ancora Nicolas Mariotti-Bindi.

Abbinamenti cibo-vino

I vini bianchi e rosati si abbinano perfettamente a numerosi aperitivi, antipasti a base di pesce e frutti di mare e taglieri di formaggi di capra e pecora come il brocciu. I vini rossi, come un Faustine Rosso 2018, si abbinano bene a piatti come l'agnello alle olive, il capretto al rosmarino o l'ossobuco, nonché a un tagliere di salumi locali (figatellu, lonzu, prisuttu).

Per ulteriori informazioni, consultare il sito ufficiale dei vini della regione Corsica.