Pacherenc du Vic Bilh

Situata nelle Hautes-Pyrénées, nel Gers e nei Pyrénées-Atlantiques, tra due regioni amministrative (Aquitania e Midi-Pyrénées), la zona di denominazione Pacherenc du Vic-Bilh si fonde con quella di Madiran e fa anche parte della zona di denominazione Béarn. LaDOC Pacherenc du Vic-Bilh è stata assegnata con decreto del 10 luglio 1948 e si applica solo ai vini bianchi prodotti da questo terroir. 

La denominazione Pacherenc du Vic-Bilh si estende per circa 1.400 ettari a nord di Pau.

I vigneti della denominazione Pacherenc du Vic-Bilh sono piantati su tre tipi di suolo: suoli silicei su ciottoli colluviali, molto sassosi, caldi e secchi, nella parte alta delle colline; suoli argillo-calcarei su molassa indurita e calcare palustre o lacustre, alla base delle colline; suoli limo-argillosi, talvolta a bassa permeabilità. All'interno della zona di denominazione Pacherenc du Vic-Bilh, i terreni argillosi e calcarei sono preferiti per le varietà di uve rosse che producono il vino Madiran. I terreni dominati da argilla e silice favoriscono le varietà di uva bianca, che producono i vini secchi o dolci di Pacherenc du Vic-Bilh. Il clima, prevalentemente oceanico, diventa continentale da sud-ovest a nord-est della zona.

I principali vitigni utilizzati per la produzione di Pacherenc du Vic-Bilh sono Arrufiat, Courbu, Gros e Petit Manseng, Sauvignon e Sémillon. Due terzi dei vini di Pacherenc du Vic-Bilh sono vini bianchi secchi, il resto sono vini dolci. Questi ultimi non sono prodotti con la tecnica della muffa nobile come a Bordeaux, ma attraverso la perdita di acqua dalle uve in piedi: il passerillage. Particolarmente degni di nota sono Château Montus, Cave de Crouseilles e Château Bouscassé.

Che sia prodotto con uve Sauvignon o Courbu, il Pacherenc du Vic Bilh è in grado di deliziare i sensi. Questo vino, proveniente dal sud-ovest della Francia, riflette nel bicchiere il sole di cui ha goduto.

I vini Pacherenc du Vic Bilh dolce e secco sono simili per molti aspetti. Al palato, entrambi hanno una certa rotondità, anche se il Pacherenc du Vic Bilh dolce è più potente. Visivamente, entrambi i vini hanno un colore dorato, con riflessi ramati nel caso del Pacherenc du Vic Bilh dolce. Il colore del Pacherenc du Vic Bilh secco è piuttosto uniforme. Al naso, entrambi i vini presentano una nota di miele, ma il vino secco ha un fondo più acido rispetto al vino dolce.

I vini Pacherenc secchi vanno bevuti giovani. Il Pacherenc du Vic Bihl dolce, invece, deve essere lasciato maturare in cantina fino a 5 anni prima di essere bevuto.

Se volete arricchire la vostra collezione di vini pregiati o servirli con un buon pasto, ecco alcuni suggerimenti:

- Château Laffitte-Teston de 2017 (secco)

- Château de Viella 1999 (dolce)

- Domaine Sergent 2018 (secco)

- Le clos de l'église 2016 (dolce)

I vini della denominazione Pacherenc du Vic Bilh possono essere serviti come antipasto o come dessert. Come tutti i vini bianchi, si accompagnano perfettamente ai frutti di mare e al pesce. Ma possono anche essere bevuti con piatti a base di maiale o pollame. Per quanto riguarda i dolci, il Pacherenc du Vic Bilh è perfetto per accompagnare dessert saporiti come mousse di frutti rossi o pasticcini di frutta esotica.